Da I Germogli è arrivato il momento di riscoprire i grani antichi!
Si definiscono "grani antichi" tutte le varietà di grani che sono rimasti autentici e originali ovvero che non hanno subito modificazioni da parte dell’uomo.
Quali sono alcuni motivi per cui bisognerebbe consumarli più spesso?
Farro monococco (triticum monococcum): è un cereale antichissimo, è stato recuperato e coltivato da poco grazie alla biodiversità.
Viene chiamato anche farro piccolo, il suo seme ha delle caratteristiche nutrizionali interessanti, ha un ottimo contenuto proteico e un basso contenuto di glutine. Risulta importante per l'alimentazione dei bambini , dei ragazzi, soprattutto degli sportivi, inoltre, lo si può utilizzare nel trattamento delle intolleranze alimentari al glutine.
(fonte: www.poderepereto.it)
Grano duro senatore Cappelli: è un’antica varietà di grano duro, ottenuta all'inizio del '900 in Puglia dal dott. Nazareno Strampelli incrociando in natura altre varietà di grano duro presenti in Italia, per ottenere una pianta resistente alle malattie, con buone proprietà nutritive. E’ stato chiamato così in onore del senatore abruzzese Raffaele Cappelli, promotore nei primi del '900 della riforma agraria.
Questo grano duro lo si può definire una ‘’varietà eletta’’, ha infatti eccezionali caratteristiche proteiche e organolettiche.
(fonte: www.girolomoni.it)
"Graziella Ra": è un frumento originario dell’Egitto, la sua scoperta è riconducibile a uno scavo archeologico, fu infatti un archeologo verso la fine degli anni Settanta a portarlo in Italia.
Il nome GRAZIELLA fu dato in onore della figlia dell’archeologo, purtroppo morta durante la seconda guerra mondiale e RA in onore del sole. In Egitto Ra era il nome dato appunto a questo astro, importantissimo e indispensabile alla vita.
Da analisi condotte dall'Università di Urbino (Dipartimento di Biotecnologie Alimentari), GRAZIELLA RA si è riveltato un frumento molto ricco di proteine, di sali minerali , di selenio e un potente antiossidante.
Inoltre, non essendo stato migliorato geneticamente lo si può inserire nelle diete di persone che hanno intolleranze alimentari.
( fonte: www.girolomoni.it)
Timilia: è una varietà di grano in via d’estinzione, è il frutto di selezioni naturali millenarie, è tipica del centro Sicilia e ha molti nomi, tra cui Tuminnia, Grano Mazzullo o Marzuddu.
Riportata sul mercato grazie alla biodiversità che ha riscoperto le sue qualità organolettiche, la timilia, è caratterizzata da una spiga più scura rispetto a quella dei grani moderni e possiede un indice di glutine inferiore al 15%, mentre i grani moderni hanno indici superiori al 90%.
L’indice di glutine è una misura della sua forza non della sua quantità.
Secondo alcuni studi effettuati sui grani antichi, infatti, emerge una minore allergenicità rispetto ai grani moderni e questo fa sì che siano compatibili al consumo di chi soffre di intolleranze al glutine ( diverse dalla celiachia).
(fonte: www.terreetradizioni.it)